Come si trasforma un CFU italiano in un ECTS danese? Tutto quello che c’è da sapere sul riconoscimento dei crediti
Hai già macinato esami e notti insonni in Italia, ma qualcosa ti chiama verso la Danimarca? Se il pensiero di “convertire” i tuoi CFU in crediti validi per un’università danese ti fa venire il mal di testa, tranquillo: non sei l’unico, e la procedura è meno ovvia di quanto qualcuno voglia farti credere.
Qual è la vera differenza tra CFU italiani ed ECTS in Danimarca?
Questa domanda la leggiamo (e sentiamo) tutti i giorni. Ecco la risposta senza troppi giri di parole:
- CFU (Italia): 1 CFU = 25 ore di studio/lavoro dello studente.
- ECTS (Danimarca, ma vale in tutta Europa): 1 ECTS = 25-30 ore. 60 ECTS rappresentano un anno accademico pieno.
- Ma quindi 1 CFU vale 1 ECTS? In linea di massima sì, per la maggior parte dei corsi universitari europei. Purtroppo, però, il Board danese potrebbe vedere la cosa diversamente se i contenuti delle materie sono troppo diversi oppure il livello di difficoltà non coincide.
Vedila così: il riconoscimento crediti non è una mera questione numerica. Contano i contenuti, gli esami fatti, il tipo di attività svolta (laboratori, tirocini, etc) e perfino la bibliografia.
Quando serve convertire i CFU in ECTS per l’università in Danimarca?
Ecco le situazioni tipiche (ci siamo passati anche noi):
- Hai finito uno o due anni di università in Italia e vuoi iscriverti direttamente “avanzato” al secondo o terzo anno in Danimarca.
- Stai tentando l’ammissione a un master danese ma hai una laurea triennale “incompleta” (o non del tutto riconosciuta).
- Vuoi puntare a laurearti in meno tempo, magari per abbattere i costi d’affitto e buttarti prima sul mondo del lavoro.
Come si richiede concretamente il riconoscimento crediti in Danimarca? (Passaggio per passaggio, senza filtri)
Ecco la procedura così come te la racconterebbe uno che ci è già passato:
- Metti le cose in chiaro nella domanda di ammissione: Se stai facendo domanda tramite CAO (per i bachelor) o direttamente per il master, segna che hai intenzione di chiedere il “credit transfer”.
- Una volta ammesso, parte la vera richiesta: Dopo esserti immatricolato, invii la richiesta formale di “merit” (così si chiama il riconoscimento in danese) al Board of Studies del tuo corso.
- I prof danesi si prendono il tempo per valutare: Guardano ogni dettaglio: numero ed equivalenza dei crediti, contenuti, livello (se sei a un bachelor o già a un master). Spoiler: non sempre sono velocissimi (preparati a qualche settimana d’attesa).
- Ricevi la risposta scritta: La decisione arriva nero su bianco. Se non ti va giĂą, puoi fare ricorso entro due settimane al Qualifications Board nazionale.
Quali documenti servono DAVVERO per la convalida dei crediti?
Parliamo chiaro: non basta il piano di studi della triennale che trovi online.
- Transcript of Records: il certificato ufficiale di tutti gli esami sostenuti, con crediti e voti, in inglese.
- Syllabus dettagliato: per ogni esame che vuoi farti riconoscere, servono: obiettivi formativi, contenuti, modalitĂ di verifica, bibliografia. Fatti aiutare dalla segreteria italiana per le versioni in inglese.
- (Facoltativo, ma utile) Diploma Supplement: se ti sei giĂ laureato/a o hai un titolo intermedio.
- Traduzione giurata? Di solito non serve se l’università italiana rilascia la versione inglese autentica. Ma verifica con l’International Office danese.
Esiste una strategia “smart” per la richiesta? Ecco la road-map che ha funzionato per molti
- Fai il matching dei corsi: Affianca a ogni tuo corso italiano il corrispondente danese.
- Scrivi all’advisor danese prima di inviare la richiesta: Spesso danno dritte sui learning outcomes obbligatori.
- Piega tutto in un unico PDF, ordinato e chiaro.
- Occhio alle deadline interne: In molti casi la finestra per chiedere il merit chiude giĂ a settembre/ottobre per chi inizia a gennaio.
- Conserva tutto: Le conferme di ricezione via email ti servono anche se punti a richiedere la SU.
Errori che vediamo ogni mese — cose semplici che ti rovinano la procedura (e anche il portafoglio)
- “1 CFU vale sempre 1 ECTS, quindi è tutto automatico!” Ehm, no. Differenze di contenuto possono ridurre i crediti riconosciuti.
- Syllabus solo in italiano? La maggior parte dei Board danesi accetta solo versioni in inglese o bilingue.
- Domanda fatta tardi: Se ti riconoscono un esame che hai iniziato, perdi tempo e tasse d’esame.
Vita reale: come ha fatto Giulia a ridurre di quasi un anno i tempi (e le spese!)
Giulia, 22 anni, studiava Economia a Bologna e aveva già accumulato 96 CFU. Prima di partire per Aalborg, ha raccolto tutte le informazioni in un Excel con titolo dei corsi, CFU, descrizione e link alle materie danesi corrispondenti. Ha caricato syllabus, certificati e ogni carta utile prima di iscriversi. Risultato: 90 ECTS riconosciuti, è partita dal terzo semestre, risparmiando quasi 9 mesi di affitto. I 6 crediti non riconosciuti riguardavano Diritto Commerciale, materia inesistente lì.
Domande frequenti sul riconoscimento dei CFU per trasferirsi in Danimarca
1. 1 CFU viene sempre riconosciuto come 1 ECTS?
Nella stragrande maggioranza dei casi sì, perché sono entrambi crediti europei. Ma possono esserci eccezioni: i Board analizzano anche i contenuti e i metodi d’esame, non solo il numero sulla carta.
2. Con la convalida posso laurearmi prima?
Se ti riconoscono interi semestri, sì, puoi risparmiare tempo. Attenzione: ridurre troppo la durata del corso in Danimarca può influire sul diritto alla SU (la borsa statale). Meglio parlarne con un advisor prima di decidere.
3. E se la richiesta viene respinta (o solo parzialmente accolta)?
Puoi fare ricorso (gratis) al Qualifications Board nazionale, rispettando la scadenza indicata. A volte i casi vengono ribaltati a favore dello studente.
4. Devo pagare qualcosa per farmi riconoscere i crediti?
La procedura ufficiale per i cittadini UE è gratuita. I costi eventuali sono legati a traduzioni o certificati in inglese.
Sintesi (davvero onesta): quanto è difficile ottenere la convalida dei CFU in Danimarca?
La buona notizia: si può fare e centinaia di studenti italiani ogni anno ottengono il riconoscimento, anche se la burocrazia può sembrare ostica e lenta. La brutta notizia: non esistono scorciatoie, né garanzie assolute. Serve pazienza, documentazione precisa e sapere che ogni università può avere regole diverse.
Se hai già un pacchetto di CFU all’attivo e vuoi capire — con esempi reali — quanti potrebbero esserti riconosciuti, oppure hai molti documenti e dubbi, contattaci senza problemi. Potrai parlare con chi ci è già passato ed evitare errori che fanno perdere mesi e soldi.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterĂ la tua situazione e ti dirĂ come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Danimarca.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.