Intro Week in Danimarca: cosa aspettarsi davvero e come arrivare preparati
Se stai per iniziare il tuo percorso universitario in Danimarca, probabilmente hai già sentito parlare della famigerata "Intro Week". Magari ti sei chiesto: è solo una formalità? Meglio saltarla se devo traslocare o lavorare? Te lo diciamo subito: non è una perdita di tempo, anzi. La Intro Week, che a volte si chiama anche Orientation Days, Welcome Week o cose simili, è la vera porta d'accesso alla vita universitaria danese — non solo per la burocrazia (spoiler: ce n’è tanta), ma soprattutto per cominciare a orientarti senza sentirti un alieno. Qui sotto trovi tutto quello che bisogna sapere: niente pose da brochure, solo consigli spicci e storie vere.
Cos’è davvero la Intro Week nelle università danesi?
La Intro Week è, di solito, una settimana (a volte anche solo 3-5 giorni) piena di incontri, workshop, tour del campus, presentazioni pratiche e serate sociali organizzate dall’università. Di cose luccicanti ce ne sono poche: la funzione principale è aiutarti a mettere in fila le questioni pratiche (dai log-in universitari al CPR Number) e cominciare a conoscere altri studenti. Non è solo per chi viene da fuori Europa: anche se sei italiano, la burocrazia locale richiede qualche passaggio chiave — e farli da soli, dopo, può essere molto frustrante.
Intro Week: esempi pratici università per università (2024-2025)
Nella tabella qui sotto vedi qualche esempio di cosa aspettarti, ma ricorda: date e programmi possono cambiare, quindi controlla sempre il sito ufficiale dell’università o scrivici se vuoi info aggiornate.
Ateneo | Durata/Periodo | Cosa succede in pratica | Fatti utili da sapere |
---|---|---|---|
Technical University of Denmark (DTU) | 5 giorni, fine agosto (25-29 ago 2025) | Vieni assegnato/a a un Buddy Group (circa 15 persone), ricevi l’intro ai servizi IT, arrivi ai primi workshop dei corsi | Iscrizione richiesta e posti limitati (gratis) |
Aarhus University | AU Intro Days, 3-4 giorni, metà agosto | Registri il CPR e ritiri la student card direttamente sul campus | Se perdi la finestra CPR, dovrai andare in centro città; spesso più di due settimane d’attesa |
University of Copenhagen | Orientation per facoltà, 2-3 giorni | Scoprirai la cultura accademica danese e il mentor programme | I posti mentorship terminano velocemente: rispondi subito alla mail |
Aalborg University | International Welcome Day (1 giorno) + eventi | Giornata con club sportivi, crash-course di cultura locale e pranzo sociale | Attenzione alle foto/video di marketing: se vuoi restare anonimo, resta nelle ultime file |
Quali sono le cose pratiche da risolvere subito durante la Intro Week in Danimarca?
Questa è la parte di cui nessuno sui social si vanta, ma che per noi ex-studenti è cruciale. Se salti l’Intro Week ti ritrovi a inseguire la burocrazia per settimane — con tutte le ansie del caso.
- CPR Number (codice fiscale danese): È la chiave per la vita in Danimarca. Serve per il conto in banca, il medico, gli abbonamenti e perfino per la SIM danese. Quasi tutte le università organizzano un desk mobile per farlo direttamente in campus (porta passaporto, contratto affitto >90 giorni e tessera sanitaria europea).
- Student card: Senza, niente accesso a biblioteca, esami, sconti studenti. Di solito si richiede dopo l’attivazione dell’account universitario.
- Log-in universitario (KU-net, MitID, ecc.): Attivalo subito; alcune piattaforme si sbloccano solo così (Wi-Fi, e-learning, ecc.).
- Alloggio: Se non hai già una stanza, durante l’Intro Week puoi cercare camere tramite le bacheche interne — molto più affidabili dei gruppi su Facebook.
Come funzionano le attività sociali nelle università danesi?
Se c’è un consiglio pratico che diamo sempre è: non sottovalutare le serate, i club e tutto il lato informale. Sì, anche se sei introverso: i primi giorni sono il momento in cui (quasi) tutti sono spaesati e parlare con sconosciuti è la norma.
- Buddy Group / Mentor: Volontari senior aiutano i nuovi arrivati, risolvendo dubbi su esami, iscrizioni e anche social life. Non è solo per le feste!
- “Friday Bar” e serate: I famosi bar autogestiti delle università hanno prezzi abbordabili (30-40 DKK ≈ 4-5 €) e sono la palestra informale per integrarsi. Non devi per forza bere: il punto sono le chiacchiere, non lo sballo.
- Club e associazioni: Dai giochi da tavolo ai club sportivi: le iscrizioni si aprono subito e chi prima arriva meglio alloggia.
Come prepararsi prima di partire per l’Intro Week in Danimarca?
Qui entriamo nella parte più concreta — basata sulle domande vere che ci fate ogni estate:
Quali documenti portare per l’Intro Week in Danimarca?
- Passaporto (o carta d'identità valida per l’espatrio). Se hai entrambi, meglio: a volte vogliono per forza il passaporto.
- Contratto di affitto in inglese valido per almeno 90 giorni (per il CPR).
- Tessera sanitaria europea (EHIC/Team blu).
- Copia digitale dei certificati vaccinali (alcune residenze li chiedono ancora).
- Se disponibile: certificato ufficiale della lingua inglese (IELTS, Cambridge). A volte lo richiedono anche dal vivo.
Cosa mettere in valigia per evitare sorprese danesi?
- Una giacca impermeabile e strati termici leggeri (ad agosto la temperatura cambia ogni ora).
- Una presa multipla e un adattatore: le prese tipo K sono leggermente diverse da quelle italiane.
- Un laptop con tastiera italiana: i PC delle università hanno layout nordico e può essere frustrante.
- Una copia sia digitale che cartacea dei documenti principali (burocrazia danese è… danese).
Errori comuni durante la Intro Week danese (raccontati dagli ex Studey)
- Sara, DTU: “Pensavo bastasse il passaporto per il CPR. Non avevo il contratto firmato. Morale: CPR arrivato con un mese di ritardo, stipendio part-time bloccato.”
- Marco, CBS: “Sono arrivato la domenica sera. Il lunedì la classe era già divisa in gruppi per il project work. Consiglio: prendi qualche giorno d’anticipo, davvero.”
- Giulia, AAU: “Ho saltato la sessione sulla cultura accademica (‘tanto c’è tutto online’): poi ho chiamato un professore ‘Professor Petersen’ invece che per nome, come si usa in Danimarca. Ho fatto la figura dell’italiana.”
FAQ – Tutte le domande che ci fate sull’Intro Week in Danimarca
L’Intro Week è obbligatoria?
No, ufficialmente non sei obbligato — ma, a meno che ami girare uffici e stare solo, è una pessima idea saltarla. Tutto il grosso della burocrazia e i primi contatti sociali si risolvono lì.
Posso entrare in Danimarca senza ancora avere una stanza?
Sì, ma senza un contratto di affitto di almeno 90 giorni non ottieni il CPR e questo complica tutto: niente medico, sconti, conto in banca. Meglio organizzarti prima.
Quanto costa partecipare alle attività sociali dell’Intro Week?
Il grosso è gratuito. Alcune cene o eventi (tipo gite o workshop speciali) possono costare da 6 a 40 euro. Conviene controllare il programma aggiornato sul sito dell’ateneo.
Serve l’assicurazione sanitaria privata per i primi giorni?
Con la tessera europea sei coperto fino a quando non ricevi la tessera sanitaria danese (la “gule kort”, che arriva con il CPR). Alcuni, per stare tranquilli, fanno una polizza privata per pochi mesi (soprattutto per copertura dentistica).
Che livello d’inglese serve per affrontare la Intro Week?
Basta un livello B2. Nessuno si aspetta la perfezione e molti volontari parlano anche un po’ di italiano. Se hai dubbi, chiedi senza problemi!
Posso già lavorare part-time durante l’Intro Week?
Legalmente sì (nessun limite per UE), ma senza CPR le aziende non possono pagarti. Prima sistema tutta la burocrazia.
In sintesi: perché l’Intro Week in Danimarca fa la differenza
L’Intro Week non è solo un rituale di benvenuto – in Danimarca, è la settimana in cui risolvi le pratiche fondamentali, impari come funziona davvero l’università, cominci a conoscere la cultura accademica (che non è affatto scontata) e, soprattutto, getti le basi per costruire il tuo gruppo, la tua routine, la tua “casa lontano da casa”.
Se hai altri dubbi pratici su Intro Week, CPR, application, o non hai capito cosa aspettarti dalla Danimarca, scrivici pure. Gli advisor Studey (sì, tutti ex studenti e non operatori da call-center) sono qui per risolvere grane che abbiamo vissuto in prima persona. Meglio un messaggio ora che settimane di email a vuoto tra burocrazia e solitudine.
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