Didattica a distanza in Danimarca vs Italia: com’è davvero studiare online nelle università danesi?
Piattaforme digitali e didattica online: come si studia a distanza in Danimarca e in Italia?
Se stai pensando di andare all’università in Danimarca, magari a Copenaghen o Aarhus, prima o poi ti sei chiesto: “Ma la didattica digitale qui funziona davvero meglio che in Italia?” O ancora: “Dovrò essere super autonomo/a con piattaforme e assignment online, o sarà tutto come a scuola col compito su WhatsApp?”
Non sono domande banali. Dopo la pandemia, la didattica online è rimasta parte della vita universitaria – in modi diversi tra Danimarca e Italia. Capire come funzionano davvero le piattaforme e che tipo di supporto (o di autonomia) ci si aspetta da te può cambiare radicalmente la tua esperienza.
Quali piattaforme digitali usano le università danesi per la didattica online?
Le università danesi non hanno improvvisato con la pandemia: la maggior parte già prima del 2020 aveva piattaforme digitali ben integrate nella didattica.
Ecco qualche esempio concreto:
- Absalon (detto anche Canvas) – University of Copenhagen: ogni corso ha una sua “classe virtuale” già pronta, con materiali ordinati per settimana, sezioni per feedback, quiz, upload di assignment e strumenti anti-plagio. Già prima del Covid quasi tutto il materiale veniva caricato online, quindi studenti e docenti erano preparati a gestire il passaggio all’online.
- Brightspace – Aarhus University e altre: le dashboard sono avanzate: la piattaforma invia promemoria se ti perdi qualche scadenza e i tutor possono vedere chi ha bisogno di supporto.
- Moodle – Aalborg University: essenziale per i progetti di gruppo e portfolio, soprattutto visto che nelle università danesi il “problem based learning” è la regola.
- Cosa si usa per le lezioni live? Zoom, Teams, e a volte strumenti come Panopto o Kaltura per registrare e rivedere le lezioni. Quasi tutte le aule sono “ibride” di default: telecamere fisse, microfoni, lavagne digitali.
Come si sono organizzate le università italiane con la didattica a distanza?
In Italia, invece, il discorso è molto diverso. Non c'è mai stato un vero sistema nazionale: ogni università, ogni scuola, ha fatto da sé, scegliendo tra Google Classroom, Moodle, Teams, WeSchool. Per molti docenti e studenti, l’esperienza è stata una “corsa ai ripari” improvvisata durante la pandemia. La formazione digitale dei docenti, spesso non giovanissimi, non è stata rapida né uniforme.
Il Ministero (ex MIUR) ha spinto per fornire tablet/PC e stanziato fondi (più di 500.000 dispositivi distribuiti), ma la qualità della connessione e le competenze digitali degli insegnanti sono rimaste molto variabili, sia tra Nord e Sud sia tra città e aree interne.
Studiare online in Danimarca e in Italia: quali risultati hanno ottenuto studenti e docenti?
Un confronto vero, al di là dello storytelling:
In Danimarca (dati scuole, JRC 2021):
- 9 studenti su 10 si sono sentiti “felici” o comunque supportati durante il lockdown, nonostante lo stress.
- Anche chi ha avuto momenti difficili (circa il 10%) ha trovato strumenti per chiedere aiuto.
- I docenti erano già esperti nel dare feedback online e le webcam attive erano spesso obbligatorie.
In Italia (dati Indire 2022, MIM):
- Oltre 600.000 docenti formati all’uso del digitale in emergenza, ma con forte “digital divide” generazionale.
- Uno studente su dieci ha affrontato problemi seri di connessione, soprattutto al primo lockdown.
- Molti hanno segnalato perdita di motivazione, difficoltà di valutazione e “solitudine digitale”.
Cosa cambia per chi vuole studiare in Danimarca? Che cosa serve davvero saper fare?
Qui, niente trucchi. Ti raccontiamo ciò che abbiamo sperimentato:
- Devi essere autonomo “per davvero”: in Danimarca si dà per scontato che tu sappia usare un LMS, caricare assignment, partecipare a forum e quiz online.
- Partecipi e interagisci: webcam accesa, microfono funzionante, interazione costante.
- Didattica ibrida: lezioni sia in presenza che registrate, ma la responsabilità è tua.
Attenzione a questi aspetti pratici:
- I laboratori restano in presenza.
- Il supporto tecnico c’è, ma non aspettarti continui promemoria.
- Alcune licenze software sono gratuite o scontate, altre no.
FAQ: domande frequenti sulla didattica digitale in Danimarca vs Italia
La didattica sarà principalmente online anche nei prossimi anni?
No, l’approccio danese è “digital first, ma campus centrico”: si punta sull’ibrido per le basi teoriche e la flessibilità, ma per esami e laboratori serve la presenza. In Italia dipende dall’ateneo.
Che tipo di computer mi serve per studiare in Danimarca?
Per la maggior parte dei corsi basta un laptop recente (almeno 8GB RAM, webcam decente, cuffie). Per design, animazione 3D o gaming serve un modello più potente con buona scheda grafica. Verifica i requisiti tecnici del tuo corso.
E se la connessione Internet non è il massimo?
In Danimarca, nelle residenze universitarie, la fibra è quasi sempre inclusa o a costi minimi. Se segui da remoto dall’Italia valuta un upgrade della linea o una SIM 5G di backup illimitata.
L’inglese tecnico delle piattaforme è difficile?
Le interfacce sono spesso multilingue, ma materiali e feedback sono in inglese. Allenati con tutorial e video universitari internazionali. Possiamo mostrarti in anticipo come funziona Absalon o Brightspace.
Cosa ti porti davvero a casa dopo aver usato la didattica digitale danese (e italiana)?
La Danimarca non è “magica”: aveva già una forte cultura digitale e piattaforme integrate. L’Italia ha fatto un salto, ma in modo disordinato e forzato.
Se vuoi partire per un’università danese, chiediti:
- Sai gestire assignment online da solo?
- Ti senti a tuo agio a intervenire in inglese su Zoom?
- Riesci a organizzarti senza continui promemoria?
Se hai dubbi, non c’è nulla di strano. Meglio farsi trovare pronti, non perfetti, per evitare aspettative sbagliate o ansia da prestazione.
Parliamo del tuo caso specifico?
In una rapida call di 20 minuti, un nostro advisor valuterà la tua situazione e ti dirà come possiamo aiutarti a realizzare il tuo progetto in Danimarca.
Valuta la tua situazione gratuitamente →Chiamata introduttiva gratuita e senza impegno
Le informazioni contenute in questo articolo sono aggiornate al momento della pubblicazione, ma potrebbero subire variazioni nel tempo. Per avere informazioni sempre aggiornate e personalizzate sul tuo caso specifico, ti consigliamo di parlare con un nostro advisor.