Quanto si guadagna davvero al primo lavoro dopo la laurea in Danimarca nel 2025?
Se stai progettando di laurearti in Danimarca – o hai in mente di trasferirti subito dopo il titolo italiano – probabilmente ti stai chiedendo concretamente: “Ma a quanto ammonta lo stipendio di primo impiego per un laureato in Danimarca nel 2025?” Te lo diciamo senza giri di parole né illusioni. Qui trovi cifre aggiornate, esempi pratici, e qualche dritta (anche sulle difficoltà che spesso non ti raccontano).
Qual è lo stipendio mensile d’ingresso per laureati in Danimarca nel 2025?
Qui sotto trovi le principali indicazioni 2025 secondo il sindacato IDA (riferito a ingegneri e STEM), con conversioni in euro al tasso medio attuale. Attenzione: questi numeri sono lordi, pensione inclusa, e sono una base di negoziazione, non una garanzia universale.
Titolo di studio | Stipendio raccomandato IDA | Stima in € |
---|---|---|
MSc (laurea magistrale) | 48.800 DKK/mese | ~6.550 € |
Master of Engineering (long cycle) | 47.400 DKK/mese | ~6.350 € |
Bachelor/medium-cycle | 45.100 DKK/mese | ~6.050 € |
Nota: Conversione aggiornata (1 DKK ≈ 0,134 €), ma controlla sempre il cambio nel momento in cui firmi.
Vuoi dati più concreti sui salari dopo la laurea? Secondo uddannelseszoom.dk (Ministero Educazione DK), ecco quanto guadagnano – in media – alcuni neolaureati due anni dopo il titolo all’Università di Copenaghen:
- Actuarial Mathematics: 52.900 DKK/mese (≈ 7.100 €)
- Computer science: 44.500 DKK/mese (≈ 6.000 €)
- Economia: 42.800 DKK/mese (≈ 5.750 €)
- Scienze Sociali: 35.700 DKK/mese (≈ 4.800 €)
- Musicologia: 25.850 DKK/mese (≈ 3.460 €)
Per avere un termine di paragone: lo stipendio medio danese (tutti i lavoratori, non solo neo-laureati) è intorno ai 48.572 DKK al mese nel 2025.
Cosa incide davvero sullo stipendio dei laureati in Danimarca?
Ti sarai già accorto che chi esce da un percorso STEM, in generale, guadagna di più al primo impiego. Ma non è solo una questione di titolo accademico. Ecco qualche variabile chiave che in molti sottovalutano:
1. Settore pubblico vs. privato.
Chi sceglie il settore privato (soprattutto IT, pharma, biotech) in media porta a casa almeno il 10% in più rispetto al pubblico. Se invece punti a enti pubblici, preparati a una retribuzione più stabile, ma più bassa.
2. Dove vivi e lavori conta tantissimo.
Copenaghen in cima alla classifica dei salari, ma anche delle spese d’affitto: in città più piccole come Aarhus o Aalborg guadagni magari il 5-10% in meno, ma spesso ti resta più netto a fine mese.
3. Quanto pesa la lingua?
Non è un mito: conoscere il danese, anche solo a livello intermedio, accelera la crescita e permette accesso a posizioni (e bonus) con meno concorrenza. Tuttavia, molti ruoli tecnici e in multinazionali sono “English-only” soprattutto all’inizio.
4. Attenzione ai contratti collettivi.
In Danimarca non esiste il salario minimo per legge, ma lo stabiliscono i sindacati con accordi settoriali. Non sono “carta straccia”: leggere l’overenskomst di settore ti salva da sorprese e ti orienta sulle reali aspettative di stipendio.
Cosa include (e cosa no) lo stipendio lordo danese?
Il “lordo” danese (alla firma del contratto) spesso sembra molto alto. Ma va interpretato. Ecco cosa c’è davvero dietro:
Nel lordo ci sono:
- La pensione aziendale (di solito il 12-17% dello stipendio)
- Il cosiddetto “ferie-pay” (12,5%: stipendio che ricevi durante le ferie)
- Settimana lavorativa di 37 ore (non 40)
Non ci sono:
- Le tasse, che a questi livelli di stipendio viaggiano tra il 37 e il 45%
- Bollette, sanità (che è comunque pubblica), trasporti, costi di vita reali
Esempio reale su uno stipendio “da sindacato” per MSc (48.800 DKK):
Voce | Lordo mensile (DKK) |
---|---|
Stipendio lordo | 48.800 |
Imposte (Cph, stima 2025) | –18.500 |
Pensione aziendale versata | –6.800 |
Netto in banca | ~23.500 |
In euro? Circa 3.150 €/mese. (Nessuna detrazione, single, 0 figli. Ma ogni caso personale è a sé: usa il simulatore di skat.dk!)
Quanto basta lo stipendio di ingresso per vivere in Danimarca da neolaureato?
Dipende molto da dove ti trasferisci e dalle tue abitudini. Ecco i costi tipici (Copenaghen, 2025):
- Affitto stanza singola: 4.500–6.500 DKK/mese
- Trasporti (metro/bus): 550–750 DKK/mese
- Spesa settimanale: 400–500 DKK
- Uscire la sera: una birra al pub costa 55–65 DKK
Risultato concreto: con un netto di 23.000–25.000 DKK al mese puoi permetterti una vita dignitosa, risparmiare qualcosa, ma niente lusso. Ancora oggi molti neolaureati (anche 28–30enni) vivono in appartamenti condivisi, almeno a Copenaghen. Se scegli Aarhus, Odense o Aalborg puoi scendere di 1.000–2.000 DKK sull’affitto.
Quali errori fanno gli italiani al primo impiego in Danimarca?
Lo vediamo ogni anno con chi si affida a noi (o ci racconta i suoi primi mesi “allo sbaraglio”). Ecco i passi falsi più frequenti:
- Accettare stipendi troppo bassi solo perché “più alti dell’Italia”: se ti propongono meno di 40.000 DKK rischi di restare sotto il benchmark danese e di faticare a negoziare un aumento poi.
- Sottovalutare la pensione aziendale: farla “trasformare” in stipendio netto sembra una furbata, ma perdi vantaggi fiscali e tanti contributi extra.
- Voler a tutti i costi stare a Copenaghen, mentre molte città più piccole offrono stipendi simili ma vita più facile (vedi Kalundborg per biotech, Odense per IT).
- Ignorare benefit “invisibili” come ferie supplementari, corsi di formazione, flessibilità sugli orari: in Danimarca fanno davvero la differenza.
Esempio pratico: quanto metti via davvero?
Giulia si è laureata in Chimica al DTU nel 2024 e ha firmato il primo contratto a Kalundborg (biotech): 46.000 DKK/mese + 7,5% bonus annuo.
Ecco il suo bilancio dopo 3 mesi:
- Affitto bilocale 45 mq: 4.200 DKK/mese
- Bollette + internet: 900 DKK
- Treno per andare a Copenaghen nei weekend: 1.100 DKK
- Risparmio mensile: ~7.000 DKK (circa 940 €)
Commento suo: “Con lo stesso stipendio netto a Copenaghen sarei a malapena in pari. Qui riesco anche a mettere via qualcosina ogni mese.”
Domande frequenti: le risposte più cercate dagli studenti italiani
Lo stipendio d’ingresso è sempre quello del sindacato IDA?
No, le indicazioni IDA servono come base di partenza, ma non sono obbligatorie. Start-up tech e consulenza spesso pagano anche di più, ONG e settore pubblico anche meno. L’importante è trattare, informarsi e non accettare la prima offerta.
Serve parlare danese per arrivare a questi stipendi?
Dipende dal campo. Nei ruoli IT, ingegneria e aziende internazionali puoi cavartela con l’inglese, almeno all’inizio. Ma la promozione in azienda e i bonus più alti, arrivano a chi conosce anche il danese.
Quanto tempo ci vuole davvero per trovare un lavoro dopo la laurea in Danimarca?
In IT e ingegneria spesso meno di 3 mesi, mentre in area umanistica o comunicazione si può arrivare a 6-9 mesi di ricerca. Avere fatto un tirocinio o uno student job in Danimarca durante gli studi aiuta moltissimo.
Se studio in Danimarca ho diritto al sussidio SU?
Solo se lavori almeno 10–12 ore a settimana mentre studi e rispetti una serie di altri requisiti (puoi leggerli qui). Non è uno “stipendio post-laurea”, ma un aiuto concreto prima della laurea.
Cosa controllare prima di firmare un contratto di lavoro in Danimarca?
- Cerca il contratto collettivo (“overenskomst”) del tuo settore: stabilisce minimi, ferie, benefit.
- Simula il netto su skat.dk: tasse, detrazioni, pensione cambiano da città a città!
- Vai oltre la cifra: ferie extra, orari flessibili e formazione a carico dell’azienda valgono molto.
Hai ancora dubbi sui salari dei neolaureati in Danimarca?
Non farti bloccare dai dubbi sulla paga: chiedere è legittimo, e i calcoli spesso mandano in confusione (anche noi, all’inizio, eravamo persi tra tasse, affitti e offerte poco chiare…). Se ti serve una valutazione specifica sulla tua situazione o vuoi capire a che cifra puntare, basta scriverci: chi ti risponde è sempre un ex-studente italiano, oggi advisor Studey. Senza moduli, senza attese, e soprattutto senza “promesse da brochure”.
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