Studey - Studiare in Danimarca

Pro e contro di studiare in Danimarca: cosa sapere prima di partire

Studiare in Danimarca offre università gratuite, corsi in inglese e sicurezza, ma richiede budget alto, adattamento al clima e autonomia nello studio.

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Studiare in Danimarca conviene? Pro e contro raccontati senza filtri

Se stai pensando di scegliere la Danimarca per l’università, probabile che tu abbia mille domande. “Ne vale la pena?”, “È vero che non ci sono tasse?”, “Ma come si sopravvive al freddo e si trova casa?” Qui trovi una panoramica reale di pro e contro — niente brochure patinate, solo esperienze vissute e info pratiche che avrei voluto leggere anch’io prima di partire.

Università gratis in Danimarca: è davvero tutto gratuito per studenti italiani?

Sì, l’università pubblica danese non richiede tasse di iscrizione (le famose tuition fee) per chi ha passaporto UE. È una delle ragioni per cui tanti italiani prendono in considerazione la Danimarca: puoi risparmiare decine di migliaia di euro rispetto ad altri paesi. Detto questo, non lasciarti ingannare: “gratuità” vale solo per le tasse universitarie. Vita quotidiana, affitti e spese sono decisamente diversi dall’Italia (ne parliamo più avanti).

Che tipo di corsi e insegnamento trovi nelle università danesi?

  • Corsi in inglese: Scegli tra oltre 600 programmi tra bachelor e master. Metti in conto che, salvo rare eccezioni, puoi studiare completamente in inglese.
  • Metodo pratico (e a volte spiazzante!): Dimentica le lezioni frontali interminabili: qui si lavora moltissimo su progetti di gruppo, casi reali, spesso con aziende partner. I docenti ti chiamano per nome e cercano il dialogo, non il monologo. Può sembrare il paradiso per chi odia la teoria, ma la verità è che serve autonomia, spirito d’iniziativa e capacità di mettersi in gioco. Se preferisci un “percorso guidato”, qualche difficoltà iniziale è normale.

Posso lavorare mentre studio in Danimarca? E quanto si guadagna davvero?

Gli studenti UE possono lavorare legalmente fino a 37 ore a settimana durante l’anno accademico (che poi, nella pratica, sono tantissime: la maggior parte si ferma alle classiche 12-20 ore).

Cosa trovi di solito?

  • Lavori in bar, ristoranti, cleaning, magazzini oppure, se sei fortunato e già mastichi un po’ di danese, stage in aziende locali.
  • Gli stipendi orari sono tra i più alti in Europa (13-16 euro lordi/ora), ma tieni conto della tassazione: puoi perdere fino al 38% tra tasse nazionali e locali, a meno che tu non compili bene la “fradrag” (deduzione fiscale).

Cos'è la SU in Danimarca e chi può davvero riceverla?

Probabilmente hai sentito parlare della famigerata SU, la borsa di sostegno dello Stato danese. Funziona così:

  • Se studi e lavori almeno 10-12 ore a settimana con contratto regolare, puoi richiedere la SU (circa 800 euro lordi al mese, ma l’importo cambia spesso).
  • Attenzione: se smetti di lavorare o scendi sotto la soglia, stop ai pagamenti (e potresti pure dover restituire alcune mensilità). Non è quindi uno “stipendio gratis” — è un aiuto, ma va guadagnato.

Cosa sapere su sanità, sicurezza e benessere in Danimarca: differenze rispetto all’Italia?

  • Sanità pubblica gratuita: Dopo la registrazione con CPR number puoi andare dal medico senza spendere un euro.
  • Città super sicure: Criminalità ai minimi europei, e anche la sensazione di girare tranquilli la sera è reale.
  • Sistema di supporto: Esistono sportelli studenti, counseling e servizi di orientamento — ma dovrai imparare a chiedere.

Quanto costa vivere in Danimarca da studente? Qual è la vera spesa mensile?

Il punto più dolente. A meno che tu non abbia nonni generosi, è meglio prepararsi:

  • Affitto: Camera singola in kollegium/dormitorio: da 400 a 700 euro/mese nelle città medie. A Copenaghen, 700-900 euro non sono fantascienza.
  • Spese: In totale prevedi 850-1200 euro al mese fuori Copenaghen, anche 1.400 euro dentro la capitale.
  • Cibo, trasporti, materiale di studio: Aumentano il budget, soprattutto se vivi lontano dal centro.

Perché trovare casa è davvero difficile in Danimarca?

Il mercato degli alloggi per studenti è saturo, soprattutto a inizio semestre. Le liste d’attesa nei kollegium sono reali. Cercare stanza 6-8 mesi prima conviene sempre. Attenzione alle truffe online: non versare mai caparre senza contratto.

Come ci si integra in Danimarca se non si parla danese? È davvero necessario imparare la lingua?

All’università e tra studenti internazionali l’inglese basta e avanza.

Ma attenzione:

  • Se vuoi restare dopo la laurea e lavorare, il danese diventa importante.
  • I corsi gratuiti per stranieri esistono, e imparare almeno le basi dimostra rispetto per la cultura locale.

Come si vive davvero il clima rigido e l’inverno buio?

Domanda comune e risposta: serve viverlo. Da novembre a marzo: circa 6 ore di luce a dicembre, vento e pioggia frequenti. La SAD è seria: molti usano lampade UV o si obbligano a uscire. Condivisione e routine aiutano.

Metodo di studio danese: in cosa è diverso rispetto all’università italiana?

  • Tanta autonomia: Pianificare progetti, rispettare deadline, feedback diretto.
  • Meno esami, più project work: Focus su “imparare facendo”. Ottimo per il mercato del lavoro, ma impegnativo se non ami il lavoro di gruppo.

Riepilogo pratico: quali sono i veri pro e contro di studiare in Danimarca?

Pro Contro
Nessuna tuition fee per UE Costo alloggi e vita molto elevato
Corsi in inglese; metodo pratico Clima rigido, poche ore di luce in inverno
Possibilità di lavorare a tempo parziale Tasse alte sugli stipendi
Accesso a SU (se lavori abbastanza) SU vincolata a lavoro regolare
Sanità pubblica gratuita Danese obbligatorio per integrazione post-laurea
Opportunità di networking/stage Metodo di studio autonomo e intenso

Esempio reale: “Come ho vissuto i pro e contro ad Aarhus” (testimonianza Studey)

“Quando sono atterrato a fine agosto, non conoscevo nessuno. Avevo preso una stanza in un kollegium a 20 minuti dal campus (680 euro/mese, e mi è andata bene). Sono riuscito a trovare lavoro al secondo mese in un bar — 12 ore la settimana, 15 euro lordi/ora. La SU mi copre quasi tutto, ma bisogna organizzarsi e lavorare sul serio: niente scorciatoie, se sgarri anche di poco il sistema te ne accorgi subito. All’inizio il buio mi ha buttato giù, ma il project-work continuo e il fatto di condividere l’esperienza con altri italiani e internazionali mi ha aiutato molto. Sto continuando con il corso gratuito di danese: serve se vuoi restare, e imparare almeno le basi aiuta anche a non sentirsi solo.” — Luca, 22 anni, Aarhus University

Risposte alle domande più comuni: FAQ su studiare in Danimarca (pro e contro)

Studiare in Danimarca è gratis o ci sono comunque costi nascosti?

L’università non si paga se sei UE, ma il costo della vita va considerato. Evita brutte sorprese: informati bene sugli affitti, che sono la spesa principale.

Quanto costa vivere ogni mese in Danimarca da studente?

Servono almeno 850-1.200 euro al mese fuori Copenaghen, anche 1.400 euro nella capitale. I prezzi variano, quindi verifica sempre.

Si può lavorare durante l’università in Danimarca? E come funziona con le tasse?

Sì, i cittadini UE possono lavorare anche part-time o d’estate. Richiedi la tax card prima di iniziare e informati sui contratti: le tasse possono essere alte se non compili bene i dati.

Come posso prendere la SU e quali sono i rischi?

Basta lavorare almeno 10-12 ore a settimana con un contratto regolare. Si sospende o viene richiesta indietro se non rispetti i requisiti.

Serve il danese per seguire le lezioni o laurearsi?

No, i corsi internazionali sono in inglese. Ma per trovare lavoro stabile e inserirsi davvero nella società, il danese è utile.

La Danimarca è la scelta giusta per tutti?

Non per forza. Se detesti il clima rigido, vuoi un percorso rigido o non sei pronto ad alternare studio e lavoro, valuta alternative.

Vale davvero la pena studiare in Danimarca? Cosa consigliamo da ex studenti

Quello che abbiamo imparato in tanti anni di supporto: la Danimarca offre tanto, ma richiede impegno, capacità di adattamento e resistenza al meteo. Se hai ancora dubbi, confrontati con chi ci è già passato. Meglio chiarire ora, che lamentarsi dopo aver preso il volo.

Hai altre domande? Scrivici quando vuoi — anche solo per sfogare ansie e paure, credici: ci siamo passati tutti.

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