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Peer mentoring nelle università danesi: vantaggi per studenti internazionali

Scopri come i Buddy Programme delle università danesi aiutano gli studenti internazionali a orientarsi, fare amicizia e affrontare burocrazia e vita quotidiana.

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Peer mentoring nelle università danesi: cosa sono davvero i Buddy Programme e come aiutano gli studenti internazionali

Stai pensando di trasferirti in Danimarca per l’università? Probabilmente hai già una lista infinita di cose da fare: trovare casa, capire come ottenere il famoso CPR number, aprire il conto in banca, magari cercare un corso di danese almeno per non sentirsi completamente spaesati. Quello che spesso passa in secondo piano – e lo si scopre solo quando si è già atterrati, magari un po’ spaesati – è quanto è importante avere una rete di persone già lì pronte ad aiutarti. Qui entrano in gioco i Buddy Programme, ovvero i programmi di peer mentoring delle università danesi: sistemi molto concreti, pensati proprio per chi arriva da fuori. Vediamo insieme, senza promesse mirabolanti, che cosa sono e come ti possono essere davvero utili.

Cos'è davvero il peer mentoring nelle università danesi e perché può fare la differenza?

Quando in Danimarca parlano di Peer Mentoring o Buddy Programme, non intendono solo una semplice “guida per nuovi studenti”. Qui solitamente ogni nuovo arrivato viene associato a uno o più “buddy”: studenti del posto (a volte anche altri studenti internazionali un po’ più rodati) che si sono offerti volontari per dare una mano a chi arriva. Non è una questione di tour di benvenuto e via: spesso il buddy ti contatta ancora prima di partire, ti aiuta con le prime informazioni pratiche (sì, anche con il rompicapo del CPR o dove prendere le chiavi di casa), ti sfila all’aeroporto o ti aspetta al welcome event, e spesso resta un punto di riferimento concreto per tutto il primo semestre, se non oltre.

In Danimarca non è semplicemente “una bella idea”: è una parte fondamentale del modo danese di accogliere chi arriva da fuori. E onestamente… si sente che è stato pensato da studenti, per studenti.

In quali università danesi trovo un Buddy Programme? Come si richiede?

Quasi tutte le università danesi che accolgono studenti stranieri hanno attivato un proprio programma di peer mentoring o qualcosa di molto simile. Ecco una panoramica pratica (controlla sempre le info aggiornate direttamente con l’ateneo o scrivici – non ci offendiamo se chiedi):

Università Nome del programma Chi può aderire Cosa offre Posti limitati?
University of Copenhagen Mentor/Buddy Programme Exchange e full degree (alcuni corsi sono esclusi) Abbinamento con uno studente locale, eventi sociali, supporto pratico Sì, posti limitati: candidarsi subito appena arriva la mail!
Aarhus University Mentor/Buddy Programme Soprattutto Exchange, ma a volte anche full degree Supporto pratico, chat di gruppo, orientamento in città e nel campus Dipende dal dipartimento, ma meglio muoversi subito
Copenhagen Business School Buddy Programme Exchange e Double Degree Pick-up in stazione/aeroporto, info pratiche, mini corso di danese (extra), tour campus Sì, attenzione alle scadenze della domanda
Aalborg University AAU Buddy Network Exchange e full degree (campus Aalborg) Gruppi misti di mentee+buddy, attività sociali anche fuori città Qualche limite, ma in genere ampia disponibilità

Per sicurezza: le regole possono cambiare da anno a anno. Riceverai un’email ufficiale (spesso DIMENTICATA tra le spam!) appena accettato/a. Appena arriva, agisci: i posti finiscono in fretta.

Perché conviene partecipare a un Buddy Programme in Danimarca? Esperienze vere, non solo teoria

Ok, ora parliamo chiaro: perché dovresti farti affiancare da un buddy? Soprattutto se preferisci capire le cose “da solo”. Ecco alcune motivazioni che sentiamo spesso dagli studenti – e sono molto più pratiche di quanto immagini:

  • Scorciatoie sulla burocrazia: hai davvero bisogno di una guida per orientarti tra CPR, bollette digitali e mille form online in danese. Dieci minuti di messaggi al tuo buddy valgono oro.
  • Primi amici (e niente solitudine): è normale sentirsi un po’ alieni i primi giorni. Il gruppo mentor/mentee è quel salvagente sociale immediato che ti aiuta a non sentirti “fuori posto”.
  • Competenze utili per il CV: sembra banale, ma partecipare o diventare buddy viene visto bene anche dalle aziende danesi (collaborazione, iniziativa, leadership).
  • Aiuto concreto nei momenti difficili: i primi mesi tra nostalgia, solitudine e frustrazione sono reali – basta chiedere a chi c’è passato. Il buddy ti aiuta proprio a gestire quei momenti, senza moralismi.
  • Vivere davvero la vita locale, non da turista: inserirsi nei gruppi di danesi non è facilissimo. I Buddy Programme sono uno dei modi più accessibili per iniziare a farlo, senza forzature.

Nessuno te lo dice, ma ci sono anche dei “contro”. Quali sono i limiti reali dei Buddy Programme?

Facciamo chiarezza, perché nessun servizio è magico e non è giusto creare illusioni. Anche i Buddy Programme hanno dei limiti:

  • Posti limitati, non garantiti: in certi atenei si resta esclusi se si arriva tardi (succede spesso).
  • Qualità variabile: sono volontari: alcuni buddy sono super-impegnati e disponibili, altri molto meno (non farti problemi a chiedere aiuto ad altri canali).
  • Non sono babysitter né office accademici: il buddy non ti sbriga le pratiche universitarie, non corregge domande o piani di studio: per quello serve altro.
  • Aspettative da chiarire subito: spiega fin da subito cosa ti aspetti (aiuto “burocratico”, socialità… o entrambe?) per evitare incomprensioni.

Buddy Programme in Danimarca: domande molto pratiche che riceviamo spesso

Chi può partecipare ai programmi di peer mentoring nelle università danesi, anche se frequento un Master?

Nella maggior parte dei casi sì, ma ogni ateneo ha regole diverse. Ad esempio, ad Aarhus Business and Social Science c’è un International Mentor Programme per i Master. Conviene sempre verificare.

Quanto costa partecipare a un Buddy Programme in Danimarca?

In linea di massima è gratuito. Fanno eccezione alcune iniziative a pagamento, tipo corsi extra di danese o gite fuori città, ma tutto viene chiarito prima.

Cosa succede se non ottengo un buddy? Rischio di restare senza supporti?

Non sei “spacciato”. Ci sono welcome week, club studenteschi, eventi ESN, gruppi Facebook… tanti studenti trovano amici anche senza l’aiuto diretto del buddy.

Posso diventare mentor a mia volta dopo il primo anno?

Assolutamente sì. A volte puoi ottenere anche qualche ECTS “in più” e un attestato ufficiale.

Il buddy mi aiuta a trovare una casa?

Il buddy può darti dritte su dove cercare (gruppi Facebook, siti affidabili), nonché accompagnarti a ritirare le chiavi o darti dritte sulle zone migliori. Ma la ricerca concreta della stanza resta sulle tue spalle o ai servizi housing dell’università.

Quali consigli pratici posso seguire per sfruttare al meglio un Buddy Programme in Danimarca?

  • Rispondi subito alle mail dell’università: sembra banale, ma rischio di perderti la possibilità di avere un buddy per colpa di una mail “ignorata” è frequentissimo.
  • Scrivi al tuo buddy prima di partire: rompi subito il ghiaccio, chiarisci disponibilità, aspettative, magari organizzate direttamente il vostro primo incontro (anche solo per un caffé in aeroporto).
  • Porta un pezzetto d’Italia: piccolo regalo, come un pacco di biscotti o una moka, aiuta a rompere il ghiaccio e spesso fa nascere conversazioni spontanee.
  • Dai feedback sinceri: se qualcosa non va, fallo presente con gentilezza: aiuterai anche chi arriverà dopo di te.

Cos’è successo a Giulia: storia vera (e errore che si può evitare)

Giulia, 19 anni, racconta: “Non ho controllato la mail dell’università dopo essere stata ammessa. Ho perso la scadenza per richiedere un buddy. Risultato: mi sono dovuta gestire la pratica CPR, la SIM danese e altri incastri burocratici tutta da sola. Ho perso ore e un po’ di serenità che potevo investire nel conoscere nuovi amici”. Piccola lezione: le email di benvenuto vanno lette veramente – a volte solo quella differenza ti cambia l’inizio dell’esperienza.

Peer mentoring e Buddy Programme in Danimarca: conta davvero?

Sì, conta davvero, ma ricordati che nessun programma può risolvere tutto in automatico. Avere qualcuno che ti accoglie quando metti piede su un nuovo pianeta (perché spesso così sembra…) ti aiuta, ma ci vorranno comunque tempo, curiosità e un po’ di pazienza.

Se vuoi capire se l’università che hai scelto ha un Buddy Programme adatto a te, o solo scambiare qualche dubbio senza pressioni, scrivici pure: siamo qui anche dopo la partenza, e non solo per l’application.

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