Lavorare part-time in un supermercato in Danimarca: paga reale, orari e cosa aspettarsi
Hai mai pensato di lavorare in un supermercato mentre studi in Danimarca? Se stai per trasferirti (o magari sei già lì e hai bisogno di arrotondare), probabilmente hai sentito parlare di colleghi italiani che fanno i cassieri al Netto, mettono a posto la merce al Føtex o sono “service assistant” al Lidl. Ma quanto si guadagna davvero? Serve il danese? Che orari ci si deve aspettare? Qui sotto trovi tutto spiegato senza filtri, senza promesse di “guadagni facili” — ma con qualche consiglio pratico che avrei voluto sapere io.
Perché tanti studenti trovano lavoro nei supermercati danesi?
Domanda classica: “Perché puntare proprio al supermercato, e non a un altro lavoro?” Onestamente, è uno dei modi più semplici per entrare nel mercato del lavoro danese nei primi mesi. Non ti serve una qualifica tecnica, i turni sono abbastanza flessibili per chi studia e — cosa non da poco in Danimarca — i tuoi diritti sono protetti da accordi sindacali seri, che valgono anche per chi lavora part-time. Ricorda solo che facile non vuol dire “privo di impegno”: stare in piedi 5 ore in cassa o riempire scaffali pesanti si sente, soprattutto a febbraio.
Quanto si guadagna davvero nei supermercati danesi? (Con dati veri e conversione in euro)
La Danimarca non ha un salario minimo fissato per legge, ma nei supermercati il riferimento lo danno gli accordi collettivi dei sindacati (principalmente HK Handel o 3F), oppure la politica interna dei vari supermercati, che normalmente cercano di rimanere competitivi sul mercato.
Ecco la paga media a Copenaghen e Aarhus, sulla base delle testimonianze Studey e database pubblici:
Tipo di lavoro | Paga oraria (DKK lordi) | Paga oraria (euro, circa) |
---|---|---|
Cassiere/scaffalista (Netto/Føtex) | 125–135 | 16,7–18 |
Addetto discount (Aldi/Lidl) | 120–130 | 16–17,3 |
Team leader reparto (dopo 1-2 anni) | 140–155 | 18,7–20,7 |
Conversione base 1 € = 7,45 DKK, controlla sempre il cambio attuale perché può variare.
Lo sapevi?
- Netto pubblica una media di 128 DKK/h secondo Glassdoor.
- Gli ultimi accordi sindacali per il commercio fissano il minimo di riferimento a 124,20 DKK/h, anche se ogni anno cambia in base alle indicizzazioni.
- Lavorare dopo le 18, nei weekend o nelle festività può portare supplementi dal 25% al 50%, ma lo trovi scritto nero su bianco solo nel contratto. Leggilo bene e chiedi sempre se non è chiaro.
E dopo le tasse quanto rimane?
Sì, le tasse danesi sembrano più “leggere” su un mini-job rispetto all’Italia. Facciamo un esempio reale: se lavori 12 ore a settimana a 130 DKK/h, arrivi a circa 6.240 DKK lordi al mese. Con una tax card standard da studente UE, in media ti tolgono un 10-12 %, e ti restano netto sui 5.500-5.600 DKK (740-755 € circa). Se hai altri lavori o detrazioni la cifra cambia: non azzardare previsioni a caso, ma usa un simulatore ufficiale o chiedi a un advisor (anche noi di Studey ti possiamo aiutare, senza impegno).
Quali sono gli orari e la flessibilità di lavoro nei supermercati danesi?
Le catene di supermercati in Danimarca di solito aprono tra le 7 e le 22. All’inizio, quasi tutti gli studenti finiscono per lavorare 2-3 sere a settimana e di solito un turno nel weekend. Il contratto minimo è di solito di 8 ore settimanali, mentre la maggior parte degli studenti, per evitare di sacrificare lo studio, si ferma a 12-16 ore totali. In Danimarca non puoi lavorare più di 48 ore in media a settimana — ma raramente uno studente ci arriva anche solo vicino!
Quali documenti servono per lavorare come studente in Danimarca (CPR, tax card, ecc.)?
Ecco le cose da sistemare PRIMA ancora di iniziare:
- CPR number: è il numero personale danese, indispensabile per lavorare e accedere a tutti i servizi.
- NemKonto (conto corrente danese): la paga va lì, obbligatorio.
- Tax card: senza, il supermercato ti trattiene circa il 55% in tasse. Chiedila SUBITO, online, appena hai il CPR.
- Lingua: l’inglese solitamente basta per supermercati internazionali (Lidl, Netto, Aldi), ma se punti a Coop, Føtex o lavori fuori città aiuta conoscere almeno un minimo di danese (“kasse lukket” = cassa chiusa, “pose?” = vuoi la busta?, “kvittering?” = scontrino?). Nessuno ti chiede la perfezione, ci siamo passati tutti!
- Contratto scritto: Obbligatorio se lavori più di 8 ore a settimana! Deve arrivarti in massimo 7 giorni dall’inizio, e deve essere chiaro su stipendio, supplementi, periodo di prova, preavviso di dimissioni.
Che diritti hai lavorando nei supermercati danesi come studente?
- Ferieløn: Maturi in proporzione alle ore fino a 5 settimane di ferie all’anno, usale per tornare a casa o per farti qualche viaggio.
- Malattia: Dopo un mese di lavoro, in caso di malattia documentata hai diritto a essere pagato.
- Supplementi: Sera, notte, weekend: occhio a che cifra c’è scritta sul contratto (spesso 25-50% in più).
- Fritvalg Lønkonto: È una quota obbligatoria (3-4% dello stipendio) che ritrovi “salvata” per ferie o pensione — una specie di TFR danese.
- Sindacato: HK Handel o 3F hanno iscrizioni ridotte per studenti, e ti coprono se qualcosa non va (contratto non pagato, orari non rispettati, ecc.).
Lavorare in supermercato in Danimarca: pro e contro secondo chi ci è già passato
Vantaggi reali (e non patinati):
- Turni serali perfetti per chi va a lezione la mattina.
- È un modo rapido per costruirti referenze in Danimarca, imparare a gestire lavoro-studio e migliorare il danese sul campo (anche se parti da zero!).
- Lo stipendio copre spesso quasi tutto l’affitto di una stanza — e fidati, non è scontato.
Svantaggi concreti:
- Lavoro fisico, soprattutto se sei tra celle frigorifere e pacchi da spostare. Se hai problemi di schiena, valuta bene.
- Gli orari sono spezzati, e nei periodi di esame i manager non riducono i turni “automaticamente”: devi trattare tu, senza vergogna.
- Se non parli danese ti appoggi spesso ai colleghi per le richieste dei clienti — questo può stancare nei momenti di caos.
Come trovare lavoro in un supermercato danese se sei studente straniero?
- Consulta i principali siti ufficiali: jobnet.dk, retailchain.dk (racchiude offerte da Netto, Bilka, Føtex), lidl.dk/karriere.
- Prepara un CV di una pagina in inglese e, se puoi, una versione cortissima in danese anche se con Google Translate. Se vuoi che qualcuno lo riveda, noi Studey lo facciamo volentieri.
- Presentati di persona: porta il CV in orari tranquilli della giornata (tipo 10-12 o 14-16) e chiedi del “butikschef” (il capo negozio). In Danimarca è ancora efficace.
- Se non ottieni subito risposte, non prenderla sul personale: spesso servono studenti “last minute” quando altri lasciano o vanno in vacanza.
Errori da evitare quando cerchi lavoro part-time nei supermercati danesi
- Aspettare troppo per la tax card: se la richiedi dopo aver iniziato, perdi metà stipendio il primo mese.
- Accettare più di 20 ore fisse perché “tanto reggo”: rischi di saltare lezioni, accumulare stress e pagare tasse aggiuntive.
- Non leggere bene i supplementi serali/weekend nel contratto: se il supermercato non applica l’accordo sindacale, potresti non ricevere il bonus extra.
Domande frequenti di chi cerca lavoro nei supermercati danesi (FAQ rapide)
Qual è la paga minima nei supermercati in Danimarca?
Non esiste una paga minima nazionale per legge, ma di solito sotto i 120-125 DKK/h lordi non si scende se c’è un accordo sindacale (tipo HK/3F).
Posso lavorare 20 ore come cittadino UE in Danimarca?
Sì, come cittadino europeo puoi. Il vero ostacolo è conciliare orari, studio e tempo libero senza bruciarti.
Serve il danese per lavorare alla cassa?
Nei supermercati delle catene internazionali a Copenaghen (Netto, Lidl, ecc.), in centro città, basta l’inglese. Nei piccoli paesi, oppure in Coop e Føtex, richiedono quasi sempre almeno un po’ di danese.
Quanto si guadagna la domenica in un supermercato in Danimarca?
Spesso il contratto prevede +50% rispetto alla paga oraria standard per la domenica (“Søndagstillæg”). Ma verifica sempre la cifra precisa: potrebbe cambiare tra le catene.
Posso iscrivermi al sindacato da subito?
Sì, e spesso è una buona idea: con la tessera studente le quote sono più basse e hai supporto se il datore di lavoro fa “il furbo”.
Vale la pena lavorare in un supermercato in Danimarca mentre studi?
Se cerchi un lavoro che ti lasci tempo per l’università e vuoi entrare subito nell’ambiente danese, senza aspettare mesi, questa è spesso la strada più solida e concreta. Dimentica però le “storie Instagram” dove sembra tutto perfetto: qualche volta sarai stanco, andrai a casa puzzando di pane o di formaggio, ma ti pagheranno puntuale e avrai messo un primo mattone vero nella vita da studente abroad.
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