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Corsi di economia internazionale in Danimarca: atenei e sbocchi

Scopri dove studiare economia internazionale in Danimarca, quali requisiti servono davvero, i costi di vita, le opportunitĂ  di lavoro e le sfide reali da affrontare.

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Corsi di economia internazionale in Danimarca: dove studiare, quali requisiti servono davvero e che futuro ti aspetta

Hai iniziato a pensare di studiare economia internazionale in Danimarca, ma sei sommerso da domande pratiche e dubbi reali? Sei nel posto giusto: qui trovi risposte concrete su dove si può davvero studiare, cosa ti chiederanno (sul serio) all’application, quanto si spende per vivere, che tipo di lavoro puoi trovare dopo la laurea e anche qualche rischio che vale la pena conoscere prima di tentare l’avventura. Senza promesse a vuoto: solo info utili, dritte oneste e qualche storia vera.

Perché scegliere di studiare economia internazionale in Danimarca?

Per chi è attratto dai meccanismi che muovono il mondo e vuole capire meglio gli ingranaggi dell’economia globale, la Danimarca è uno dei pochi paesi europei dove puoi fare tutto questo:

  • Seguire corsi di alto livello (in inglese!) senza pagare tuition fee, se hai passaporto UE (lo Stato ti copre la retta).
  • Accumulare esperienza pratica: progetti con aziende, lavori di gruppo, analisi casi reali (non solo teoria).
  • Entrare in un ambiente multiculturale, in cui chi studia, e anche chi insegna, arriva un po’ da tutto il mondo.
  • Attenzione: la vita quotidiana non è gratis — occorre mettere in conto almeno 900-1.200 euro al mese (spesso qualcosa in piĂą a Copenaghen).

Cosa cambia rispetto alle universitĂ  italiane?

La formazione è decisamente meno frontale. Ti troverai ogni giorno a discutere casi, lavorare in team, preparare presentazioni e a ricevere feedback (spesso molto onesto, non sempre morbido!). Chi preferisce rimanere in disparte o teme i lavori di gruppo... in Danimarca rischia di faticare almeno all’inizio.

Quali universitĂ  offrono corsi di economia internazionale in inglese?

Ci sono più possibilità di quello che pensi, ma la realtà è che non tutte fanno per tutti. Ecco una sintesi di quelle che, ad oggi, accolgono tantissimi italiani ogni anno per Master biennali in International Economics (ma valuta sempre il sito ufficiale per aggiornamenti — le cose cambiano di frequente):

UniversitĂ  Corso (in inglese) Focus particolare Deadline principali*
Aarhus University MSc in International Economic Consulting Analisi dati, international policy, consulenza reale 1 marzo (inizio a settembre)
University of Copenhagen (UCPH) MSc in Economics (con track su international trade) Tantissima analisi quantitativa, scelta ampia di corsi 1 marzo / 15 ottobre
Copenhagen Business School (CBS) MSc in International Business & Politics Mix tra strategia, policy e mercati globali 15 gennaio
Southern Denmark University MSc in Economics (global economic policy track) Macro/micro solide, molto spazio ai policy studies 1 febbraio / 1 settembre

*Occhio: Le scadenze possono cambiare da un anno all’altro e spesso anche all’ultimo minuto. Prima di tutto controlla sul sito ufficiale dell’università e, se vuoi essere sicuro al 100%, scrivici per un confronto veloce.

Quali sono i requisiti per essere ammessi ai Master di economia internazionale in Danimarca?

Qui bisogna essere sinceri: la selezione è reale e le università fanno pochi sconti. Ecco cosa serve (e da cosa vengono scartate molte domande):

  • Laurea triennale affine (tipo economia, business, statistica, ingegneria gestionale – attenzione alle materie specifiche!).
  • Crediti ECTS minimi in microeconomia, macroeconomia, matematica e materie quantitative (esempio: Aarhus pretende almeno 10 ECTS in metodi quantitativi, 5 ECTS in matematica pura e la presenza di esami di marketing, accounting, finance…).
  • Certificazione d’inglese: livello “B” danese, in pratica IELTS 6.5 o TOEFL 90. Il C1 può andare bene in alcune universitĂ , ma NON tutte accettano le stesse certificazioni.
  • Voto di laurea competitivo: per UCPH, piĂą alta è la media, meglio è. Non esistono “preferenze” o scappatoie (se chiude la graduatoria, chi ha un GPA basso non passa, punto).
  • Lettera motivazionale e CV strutturato (dove richiesto: dipende dal corso e dall’universitĂ ).

Non tutti i titoli italiani si convertono senza problemi—se hai dubbi su crediti o riconoscimenti, meglio chiedere prima! Gli errori tipici? Traduzioni non certificate, corsi di matematica che non vengono riconosciuti o, peggio, aver dato esami giusti ma non aver raggiunto i crediti minimi richiesti.

Cosa succede se arrivo da un corso non di economia?

Puoi provare comunque, ma devi dimostrare di aver colmato tutti i crediti ECTS richiesti (le università fanno controlli molto severi). Prima di fare l’application puoi chiedere un audit a noi: niente costi, niente false promesse, solo una verifica per evitare brutte sorprese dopo.

Serve davvero sapere bene inglese per studiare economia in Danimarca?

Sì, è fondamentale – e non solo per passare i test ufficiali. Tutti i corsi, gli esami, persino le e-mail con i professori, saranno in inglese. Non puoi cavartela “a memoria”; presentazioni e discussioni sono la regola, quindi serve imparare a scrivere e parlare con sicurezza (ma nessuno si aspetta che tu sia Shakespeare al primo giorno!).

Quanto costa davvero vivere in Danimarca da studente?

Semplificando molto, gli studenti italiani che sentiamo raccontano questi numeri (al 2024):

  • Stanza ad Aarhus (condivisa): 400-500 €/mese
  • Camera singola a Copenhagen: 700-900 €/mese
  • Cibo, trasporti, spese quotidiane: almeno 400 €/mese (dipende dallo stile di vita, ovviamente)
  • Totale mensile indicativo: 900-1.200 € (se non esci spesso a cena fuori o non vuoi neanche pensarci agli “extra”)

Consiglio: muoviti con almeno 3-4 mesi di anticipo nella ricerca dell’alloggio e preparati alla burocrazia sulle residenze studentesche. Non sempre è semplice, soprattutto a Copenaghen.

Posso lavorare mentre studio? Quanto guadagna uno studente part-time in Danimarca?

Sì, come studente UE hai diritto a lavorare fino a 20 ore settimanali nei mesi di corso. La paga media per lavori base oscilla tra i 13 e i 15 euro lordi all’ora. Alcuni riescono anche ad accedere all’S.U. danese, un “mini-stipendio” per studenti UE che lavorano circa 10-12 ore a settimana: la pratica può essere lunga e non sempre fila tutto liscio, ma è un aiuto concreto se hai i requisiti.

Quali sbocchi lavorativi concreti dĂ  un Master in economia internazionale in Danimarca?

  • Consultant in societĂ  di consulenza economica
  • Analyst in banche centrali, ministeri, agenzie europee e organismi internazionali
  • Corporate economist oppure business analyst in aziende multinazionali
  • PhD o assistente di ricerca per chi resta nell’accademia

«Ho scelto l’MSc IEC ad Aarhus sapendo che la selezione era dura: senza esami forti di econometria non sarei mai entrata. Però non avere le tasse universitarie da pagare, un ambiente internazionale e la possibilità di stage con veri progetti mi hanno aperto porte che in Italia nemmeno immaginavo.» — Giulia, 26 anni

Ci sono rischi o difficoltĂ  di cui spesso nessuno ti parla?

  • Posti limitati: media, crediti e coerenza del percorso contano piĂą dell’ordine di arrivo.
  • Impegno vero: 37-40 ore settimanali di lezioni, progetti e studio.
  • Stile di insegnamento attivo, lontano dalla lezione frontale tradizionale.
  • Possibile senso di solitudine all’inizio, ma rete sociale accessibile con impegno.

FAQ lampo su ammissione e vita da studente in Danimarca

Serve il visto per la Danimarca da studente italiano?

No. Per i cittadini UE arriva la semplice registrazione “CPR” appena arrivi.

Quanto contano i voti di laurea?

Moltissimo. Specialmente per università tipo UCPH e CBS: GPA alto = più chance, nessuna “integrazione” dopo la scadenza.

E se la mia laurea non è perfettamente in linea?

Puoi provare se hai tutti i crediti richiesti (matematica, micro, macro, metodi). Prima di fare l’application, meglio chiedere una valutazione concreta per non sprecare soldi e tempo.

Si paga la retta?

No, per studenti UE la tuition fee universitaria è coperta dal sistema pubblico danese (restano solo costi di vita e materiali didattici).

Prima di fare domanda: ha senso provarci davvero?

Se hai una passione vera per l’economia internazionale, sei pronto a investire tempo (e un po’ di fatica) e hai un piano B in caso non vada subito bene, la Danimarca può darti una formazione e un network che difficilmente trovi altrove—senza debiti universitari. Ma prima di lanciarti, controlla tutti i requisiti, calcola bene i costi, e se serve… parlane con chi ci è già passato. Un confronto preliminare può evitarvi errori e delusioni.

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